Rimane agli arresti domiciliari il saccense Paolo La Bella, 32 anni, manovale di Sciacca, accusato di avere generato il vasto incendio in località Pierderici il 14 luglio scorso.
Al termine dell'interrogatorio di garanzia, che si è svolto ieri pomeriggio, il giudice Alberto Davico ha confermato la misura cautelare. L'uomo assistito dal suo legale, l'avvocato Giuseppe Scorsone , ha risposto alle domande del Gip, negando le accuse che gli sono state mosse. Sulla presenza della tanica ancora intrisa di benzina e sporca di fuliggine rinvenuta all'interno della sua auto, ad esempio, avrebbe dichiarato che era all'interno della sua autoverttura da diverso tempo. Su altre richieste inerenti gli elementi raccolti a suo carico dai carabinieri della compagnia di Sciacca sarebbe stato vago. Gli accertamenti nei suoi confronti sono andati avanti per diverse settimane, nonostante l'uomo fosse stato fermato e portato in caserma il giorno stesso dell'incendio. Era stato fermato in via Cappuccini e dalla perquisizione dell'auto erano venuti fuori 4 accendini e la tanica vuota contenente tracce di benzina. Sono state però le indagini successive a consentire agli inquirenti di raccogliere ulteriori elementi di prova a carico di La Bella in ordine alle responsabilità per il vasto incendio che ha distrutto parte dell'area boschiva di località Pierderici e generato ore di panico nella zona di Sant'Agostino dove si è resa necessaria l'evacuazione della scuola, dove erano presenti i bambini del grest parrocchiale, ma anche di alcune palazzine. Oltre a quelli ambientali, si sono registrati anche danni ad alcune abitazioni.
Un contributo significativo alle indagini sarebbe arrivato anche dalle relazioni del Corpo Forestale e dei VigiIi del Fuoco, a cominciare dall'individuazione con precisione del luogo dell'innesco e della proprietà dell'area interessata.
L'attività investigativa ha portato ieri all'arresto di Paolo La Bella, mentre i controlli finalizzati a prevenire e reprimere tali azioni criminali a fronte dei tanti incendi che, anche quest'estate, hanno interessato il territorio saccense, in particolare la località San Calogero proseguono senza sosta , con un incremento delle pattuglie e l'utilizzo di militari anche in borghese
