C'è un alone di mistero e orrore intorno alla morte di Filomena De Marco, la 68enne di Casteltermini ritrovata senza vita all’interno della sua abitazione,
una villetta isolata all’ingresso del paese. Il corpo, completamente carbonizzato, è stato rinvenuto dai vigili del fuoco allertati dai vicini per un incendio che aveva già avvolto gran parte della casa. Ma a gettare un’ombra ancora più inquietante sulla vicenda è la prima disamina del medico legale: il cranio della donna presenterebbe gravi fratture, compatibili con un colpo violento alla nuca. A questo si aggiunge una frattura scomposta del femore. Elementi che non possono essere ignorati. Per questo motivo la Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un fascicolo d’inchiesta e disposto l’autopsia, che sarà eseguita nelle prossime ore all’obitorio del San Giovanni di Dio. Il sospetto, fondato, è che Filomena De Marco possa essere stata uccisa e che l’incendio sia stato appiccato in un secondo momento, forse per depistare le indagini o cancellare le prove. La casa è stata messa sotto sequestro. Gli investigatori stanno passando al setaccio ogni centimetro dell’edificio alla ricerca di indizi. Nessuna ipotesi è esclusa: dall’omicidio a scopo di rapina a un gesto maturato nel contesto familiare o personale. Filomena De Marco viveva da sola. Non era sposata e conduceva una vita riservata. Le forze dell’ordine stanno ascoltando amici, parenti e conoscenti, per ricostruire le ultime ore di vita della donna. Un aiuto potrebbe arrivare anche da eventuali sistemi di videosorveglianza presenti lungo le vie d’accesso alla villetta. L’attesa ora è tutta per l’autopsia, che potrebbe confermare i sospetti degli investigatori e dare un primo, decisivo indirizzo all’inchiesta. Il fascicolo, al momento, resta a carico di ignoti. Ma il cerchio potrebbe stringersi presto.
