La Procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta sul crollo che ha colpito il centro storico della città.
È accaduto ieri sera, intorno alle 20, quando un boato ha interrotto la quiete di via Atenea: a cedere è stata una porzione dell’ex ospedale civile, oggi cantiere per il futuro Polo Universitario. Il sostituto procuratore Alessandra Failla ha effettuato un primo sopralluogo. I carabinieri e i tecnici dei vigili del fuoco sono al lavoro per accertare dinamiche e responsabilità. Il crollo ha interessato il cortile interno dell’edificio. La zona è stata subito transennata e via Atenea chiusa al traffico. Nessun ferito, per puro caso: il cantiere era vuoto al momento del cedimento. Secondo alcuni residenti, gli operai avrebbero lasciato l’area attorno alle 14. Danni ingenti ad alcune abitazioni confinanti: evacuati due B&B e una casa vacanza in vicolo Ospedale dei Cavalieri di Malta. Le unità cinofile, giunte da Palermo, hanno escluso la presenza di persone sotto le macerie. Sul posto anche i tecnici Enel per verifiche alla rete elettrica. Il progetto di recupero e trasformazione dell’ex ospedale era quasi ultimato. I lavori, appaltati nell’aprile 2021 al consorzio R.T. Ares/Energos di Martina Franca per un importo di circa 4 milioni e 300 mila euro, prevedevano la consegna dell’immobile all’Ateneo di Palermo entro il mese di giugno. Ora, il sogno di una sede universitaria nel cuore della città vecchia subisce una battuta d’arresto. Si attende l’esito delle indagini per fare piena luce sulle cause del crollo e garantire la sicurezza dell’intera area.
