Daniele Alba va riconosciuto incapace
di intendere e di volere non solo per il triplice tentato omicidio nei confronti della moglie e dei figlioletti di 3 e 6 anni, ma anche per tutte le altre contestazioni che gli sono state addebitate, compresi i maltrattamenti in famiglia precedenti all'episodio scatenante risalente al 23 maggio di un anno fa. Lo hanno sostenuto in udienza, al processo che si svolge col rito abbreviato davanti al gup del tribunale di Sciacca Dino Toscano, gli avvocati difensori di Alba, Luca Burgio e Maurizio Gaudio, entrambi del Foro di Sciacca.
Stiamo parlando del meccanico di Cianciana che accoltellò moglie e figli piccoli al culmine di una lite avvenuta all’interno di una palazzina popolare nel centro del paese. Il collegio difensivo ha chiarito che la richiesta si basa anche sulle risultanze della perizia psichiatrica su Daniele Alba effettuata dal dottor Maurizio Marguglio, incaricato dallo stesso tribunale. Gli avvocati Burgio e Gaudio, infine, hanno chiesto il rigetto dell’istanza risarcitoria richiesta dall’associazione Gens Nova, costituitasi parte civile, perchè infondata.
La procura di Sciacca, rappresentata dalla pm Brunella Fava, aveva chiesto nelle precedenti udienze la condanna ad 8 anni e 8 mesi di reclusione per Daniele Alba, sia per i maltrattamenti in famiglia, sia per la detenzione di un proiettile, mentre per il triplice tentato omicidio la stessa pubblica accusa ha chiesto l'assoluzione per incapacità di intendere e di volere. In ogni caso la sostituta procuratrice della Repubblica ha chiesto, per Alba, 10 anni all'interno di una residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza.
Tra le parti civili che si sono costituite in giudizio c'è anche quella che rappresenta la famiglia di Alba, moglie e figli, rappresentati dall'avvocato Carlo D'Angelo, che ha chiesto un risarcimento danni di 200 mila euro, mentre l'associazione di volontariato Gens Nova, rappresentata dall'avvocato Tirnetta, ha già fatto sapere che l'eventuale risarcimento danni, se ottenuto, sarebbe comunque devoluto alla moglie e ai figli del meccanico.
La prossima udienza, per eventuali repliche ma, soprattutto, per la sentenza del giudice, è fissata per il prossimo 23 di settembre.
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