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Aggressione razzista a Menfi, tanta solidarietà al giovane Yatef

Aggressione razzista a Menfi, tanta solidarietà al giovane Yatef

Foto dal sito belicenews.it I sindaci di Menfi e Santa Margherita di Belice,

l'assessore margheritese Onorio Di Giovanna, la prima cittadina di Montevago e parlamentare all'Ars Margherita La Rocca Ruvolo: sono intervenuti nelle scorse ore per manifestare aperta condanna all'aggressione di sabato notte a Porto Palo, che secondo gli stessi investigatori sarebbe ispirata dall'odio razziale, ai danni di Atef Yasser, un diciannovenne di origini egiziane, accoltellato e finito in ospedale. Il giovane è regolarmente residente a Menfi, dove lavora come cameriere. La pista del razzismo sembra essere quella privilegiata dai carabinieri della locale stazione, che stanno indagando con il coordinamento della procura della Repubblica di Sciacca per risalire ai responsabili dell'episodio. 

   Secondo quanto riferito dal giovane agli investigatori, ad accerchiarlo, mentre si trovava con alcuni amici, sarebbero state diverse decine di altri giovani dopo che, uno di loro, lo aveva accusato di avere rivolto uno sguardo di troppo alla propria fidanzata. Sarebbe prima partito un pugno, poi le successive violenze, con percosse, un accoltellamento alle spalle e ulteriori tagli che gli sono stati inferti con pezzi di bottiglie rotte.  "Mi gridavano negro, straniero sporco e schifoso, ", ha raccontato il diciannovenne intervistato dalla collega Francesca Capizzi, sia per il Giornale di Sicilia che per il sito belicenews.it. "Mentre i ragazzi mi picchiavano a sangue, alcune ragazze urlavano e inveivano contro di me", ha poi aggiunto il giovane. Che, dopo essere stato soccorso, è stato trasferito d'urgenza all'ospedale "Giovanni Paolo II" di Sciacca, dove si trova ricoverato, per fortuna le sue condizioni non sono gravi.

   I carabinieri avrebbero individuato, come possibili responsabili dell'aggressione, un gruppo di giovani del vicino comune di Santa Margherita di Belice, di cui sarebbe noto l'orientamento xenofobo. Si spiegano così gli interventi pubblici prima dell'assessore comunale margheritese Onorio Di Giovanna, che sulla sua pagina facebook ha parlato di "episodio che, se fosse confermato, sarebbe gravissimo, che nulla ha a che fare con l'identità, la cultura e i valori della comunità di Santa Margherita", sia dello stesso primo cittadino della città del Gattopardo Gaspare Viola. Il quale ha consegnato alla pagina istituzionale del comune il suo commento, dicendosi sgomento del gravissimo episodio di violenza a sfondo razzista avvenuto a Porto Palo di Menfi, esprimendo alla vittima la sua più profonda solidarietà, estesa anche alla comunità menfitana, al suo sindaco e alla famiglia del ragazzo colpito da un gesto che non può e non deve trovare alcuna giustificazione. "Purtroppo - dice Viola - non è la prima volta che le nostre comunità si trovano a fare i conti con comportamenti di evidente matrice xenofoba e razzista". L'impegno di Gaspare Viola, se e quando si aprirà un procedimento penale a carico dei responsabili dell'aggressione, è quello di costituire il comune come parte civile per difendere la dignità e l'immagine della nostra città. 

È tornato sull'argomento ancora una volta anche Vito Clemente, che già nelle ore successive al grave episodio era intervenuto, appellandosi ai giovani ad una civile convivenza. Nel ribadire la condanna verso ogni forma di violenza, stavolta il sindaco lancia anche un messaggio di fiducia e responsabilità nei confronti dei ragazzi, invitando tutti a non generalizzare, ricordando come Menfi sia una comunità sana, fatta di cittadini onesti e di tanti giovani che rappresentano con orgoglio il volto migliore della nostra terra. 

"Sostegno e solidarietà ad Atef Yasser per la vile aggressione subita e condanna di ogni forma di violenza e razzismo anche da parte di Margherita La Rocca Ruvolo. La quale auspica che si possano individuare i responsabili e gli si faccia comprendere quello che hanno fatto”. "Episodi di questo genere - conclude - sono inaccettabili. Va assolutamente condannata ogni forma di violenza e xenofobia e promossa la cultura dell’accoglienza e dell’integrazione”.

 

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