Un dramma che spezza il cuore e scuote le coscienze. Tre sorelle eritree, di 17, 11 e appena 9 anni, hanno perso la vita nel Mediterraneo.
Vittime innocenti di un viaggio della speranza trasformato in tragedia. È accaduto un mese fa, nel weekend del 23 e 24 agosto, a bordo di una piccola imbarcazione partita dalla Libia e diretta a Lampedusa. Le tre sorelle sono morte intossicate dai fumi di idrocarburi. La nave di una ONG le ha trasportate, insieme ai superstiti, fino all’isola. Tra i sopravvissuti la madre e il fratello, che oggi piangono la loro perdita. Ieri sera le bare sono arrivate al porto di Porto Empedocle: ad attenderle la mamma e il fratello, le istituzioni, le autorità militari e i volontari delle associazioni umanitarie. Straziante l’immagine della madre inginocchiata davanti alle tre salme, nel silenzio interrotto solo dal pianto e dal dolore composto. Poi il rito musulmano per l’ultimo saluto. Venerdì mattina le tre sorelline saranno sepolte nel cimitero di Canicattì.
