Si intensificano le ricerche di Marianna Bello, la casalinga trentottenne dispersa dal primo ottobre, travolta ed inghiottita dalla furia delle acque del nubifragio che ha colpito Favara.
Alcune tracce stanno venendo a galla, delineando il probabile percorso della donna. Sul fondo di un canale in via Carlo Salinari sono stati rinvenuti il suo cellulare, il documento di una delle figlie e una borraccia d’acqua. Poco prima, nei pressi del depuratore di Favara, era stata recuperata anche la borsa. Ma della trentottenne – al momento – ancora nessuna traccia. Il campo di ricerca si sta, dunque, restringendo alla luce del rinvenimento degli oggetti personali che lasciano ipotizzare ai soccorritori di essere vicini al punto in cui potrebbe trovarsi la donna. Il dispiegamento di forze è notevole: polizia, carabinieri, guardia di finanza, vigili del fuoco, protezione civile stanno setacciando canali e valloni, affiancati da quattro cani molecolari. Entrati in azione droni ed anche un robot di Aica in grado di scandagliare fondali e canali. Sostegni alle ricerche arrivano da tutta la Sicilia. Oggi da Nicolosi è arrivato anche il nucleo di soccorso alpino della guardia di finanza, con il pastore tedesco “Tito” che si è subito messo al lavoro. Passano le ore, passano i giorni e le speranze di ritrovare la donna incolume si affievoliscono, ma la comunità di Favara, oltre a prendere parte alle ricerche assieme alle forze dell'ordine, continua a pregare ed a sostenere la famiglia di Marianna Bello.
