Le ricerche di Marianna Bello non si fermano. A Favara arrivano altri giorni di lavoro per tentare di ritrovare il corpo della donna scomparsa il primo ottobre.
Vigili del fuoco, carabinieri e protezione civile continuano a scandagliare ogni zona. I cani molecolari dei carabinieri di Firenze — due pastori tedeschi specializzati nella ricerca di cadaveri — torneranno in azione lunedì. Nei giorni scorsi sono stati ispezionati tutti i pozzetti e le vasche di raccolta. Nessuna traccia del corpo, ma proseguono le verifiche in più punti critici del sistema fognario e nelle campagne attorno alla città. Sono stati ritrovati alcuni effetti personali di Marianna: una borsa, una scarpa, il telefono cellulare e la felpa nera. Indizi importanti, ma ancora nessuna svolta. In mare, le motovedette della Guardia Costiera continuano a perlustrare le acque da Realmonte fino a Licata. Il sindaco Antonio Palumbo segue ogni giorno le operazioni e ha chiesto alla Regione il riconoscimento dello stato di calamità per i danni del maltempo. Sul posto anche il questore di Agrigento, Tommaso Palumbo, per verificare di persona l’andamento delle ricerche e coordinare gli interventi con le forze dell’ordine. Le operazioni continuano senza sosta. Ogni ora può essere decisiva per dare una risposta alla città e ai familiari di Marianna.
