Cronaca |

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Favara. E' il giorno dei funerali di Marianna e del lutto cittadino

Favara. E' il giorno dei funerali di Marianna e del lutto cittadino

E’ il giorno dei funerali di Marianna Bello e del lutto cittadino a Favara. Oggi pomeriggio alle 16 , nella chiesa madre, la comunità si stringerà attorno ai familiari della donna,

al marito e ai tre figli, per l’ultimo saluto alla sfortunata trentottenne travolta dall’acqua durante il violento nubifragio del primo ottobre scorso. Il corpo di Marianna è stato rinvenuto ieri mattina, tra Cannatello e Zingarello, nel territorio di Agrigento, ad 11 chilometri dal centro abitato di Favara dove era stata vista per l’ultima volta. Era scesa dalla sua auto sotto la pioggia incessante quella mattina ed era stata letteralmente travolta dalla furia dell’acqua. Da quel drammatico momento è stato fatto di tutto per ritrovare Marianna, con un notevole dispiego di uomini e mezzi, alla fine sono stati casualmente alcuni cacciatori a scoprire il corpo senza vita della donna, nei pressi di un torrente che sfocia nel fiume Naro.

Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine, i vigili del fuoco ed il Pm Gaspare Bentivegna che ha deciso di non disporre l’autopsia. Sono stati i familiari, il marito e la sorella, recatisi sul posto ad effettuare il riconoscimento, grazie anche ai tatuaggi, uno dei quali al polso. Momenti strazianti quelli di ieri mattina, dopo giorni di attesa, di speranza e dolore. Proprio il giorno prima il marito e la sorella di Marianna Bello, assieme al legale della famiglia Salvatore Cusumano, avevano rotto il silenzio e tenuto una conferenza stampa per un accorato appello finalizzato a non interrompere le ricerche ( come previsto dopo 20 giorni). Temevano questo e per tale ragione sono intervenuti pubblicamente facendo riferimento al caso del saccense Vincenzo Bono, scomparso a seguito dell’alluvione del 25 novembre del 2016 il cui corpo non è stato purtroppo mai rinvenuto, nonostante l’attività posta in essere per alcuni mesi. Anche a Favara per 19 giorni è stata messa in campo una capillare attività di ricerca, sono stati anche utilizzati cani molecolari dei carabinieri provenienti dalla Toscana ed un robot di Aica che è stato inserito lungo canali e condotte. Le ricerche coordinate dalla Prefettura hanno visto all’opera personale dei vigili del fuoco, della forestale, della protezione civile che incessantemente hanno setacciato i luoghi, lungo il percorso del canalone.

Ricerche concentrate nel territorio di Favara, ieri mattina poi la scoperta del cadavere di Marianna nel territorio di Agrigento.

Le indagini avviate dalla Procura di Agrigento, sin dal giorno della scomparsa della donna, adesso proseguiranno per accertare quello che è successo il primo ottobre scorso ed eventuali responsabilità, dalle modalità dell’allerta meteo alla manutenzione del sistema di scolo che ha risucchiato Marianna. Il marito e la sorella già sabato scorso hanno dichiarato la volontà di costituirsi parte civile nel procedimento, non è l’eventuale risarcimento danni che potrà alleviare il dolore per questa grave perdita, ma invocano giustamente verità e giustizia. Oggi però è il giorno del lutto cittadino a Favara, proclamato dal sindaco Antonio Palumbo che ieri si è recato sul luogo del rinvenimento, ma per tutti i giorni delle ricerche è stato presente e vicino ai familiari. Una tragedia quella della giovane donna di Favara seguita con apprensione e partecipazione in tutta la provincia di Agrigento. Nella chiesa madre di Favara oggi l’ultimo saluto a Marianna e l’abbraccio forte ai suoi familiari nel momento del dolore più straziante.



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