Cronaca |

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Ennesima tragedia a Lampedusa, 2 migranti morti per le inalazioni da fumo

Ennesima tragedia a Lampedusa, 2 migranti morti per le inalazioni da fumo

Si trovavano a bordo di un barcone

che trasportava una novantina persone i due migranti giunti morti nel molo Favarolo di Lampedusa, nell'ennesima tragedia del mare il cui bilancio rischia di aggravarsi. Il decesso sarebbe sopraggiunto infatti per le conseguenze delle esalazioni da idrocarburi, i gas di scarico del motore della nave tanto per intenderci. Viaggiavano nel sottocoperta del barcone. Altri 14 passeggeri sono arrivati in gravi condizioni e per la stessa ragione. Tre di loro sono stati intubati e trasferiti in strutture sanitarie più attrezzate a bordo di di due elicotteri a supporto, uno da Palermo e uno da Pantelleria, che si sono aggiunti a quello della Marina militare già presente a Lampedusa. A coordinare il trasferimento da Lampedusa è la centrale operativa del 118 di Palermo.  In 5 sono ricoverati nei reparti di Rianimazione tra gli ospedali Civico di Palermo, San Giovanni di Dio di Agrigento, Giovanni Paolo II di Sciacca e Sant'Antonio Abate di Trapani.

Altri 23 migranti sono stati curati con antidoto, il blu di metilene, in grado di contrastare l'intossicazione da idrocarburi che ne ha provocato una grave crisi respiratoria. A segnalare il natante è stato l'elicottero HeloLux. Il barcone è stato soccorso da motovedette della guardia di finanza e della guardia costiera a 16 miglia dall'isola. A uccidere i due migranti sarebbe stata l'inalazione di idrocarburi nel sottocoperta dell'imbarcazione, alla deriva a 16 miglia da Lampedusa. I migranti arrivati nell'isola sono originari di Pakistan, Eritrea e Somalia. Tra loro anche una donna e cinque minori. Sedici persone sono rimaste in osservazione al poliambulatorio di Lampedusa.

 

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